Capitolo IV : L’illustrazione editoriale tra Venezia e Lione alla metà del Cinquecento

IV.1 - More veneto

Polo al tempo stesso centripeto e centrifugo della produzione editoriale europea, Venezia produceva e diffondeva pagine illustrate che diventarono il punto di riferimento per gli xilografi di tutt’Europa; nel contempo, importando e redistribuendo edizioni prodotte dai torchi di almeno altri tre diversi paesi europei (Germania, Svizzera e Francia), i suoi artisti venivano continuamente a contatto con i prodotti delle scuole incisorie e delle correnti stilistiche più aggiornate, e da questi, naturalmente, traevano quegli elementi che più sentivano simpatetici al modo di concepire la loro arte.

Grazie agl’apporti nordici e alla determinante interpretazione tizianesca, la xilografia veneziana dell’inizio del secondo terzo del secolo aveva ormai conquistato un ruolo più autonomo e una nobilitazione in quanto medium espressivo che potrà far valere, se non più sul foglio sciolto (in cui é sempre più sostituita dalla calcografia) almeno sulle pagine dei libri, esprimendo le caratteristiche precipue dell’arte lagunare, quali, da un lato, un’innata tensione verso il dato cromatico, e, dall’altro, una particolare attenzione per il paesaggio e il dato naturale, a sua volta già di derivazione nordica.

Non per questo, tuttavia, Venezia smise di guardare nelle pagine altrui, anzi.

Se, da un lato, il fitto flusso di edizioni “mal sentant” provenienti dai paesi della Riforma portarono, insieme a nuovi fermenti, nuove iconografie, o meglio, un nuovo modo di leggere le immagini, la diaspora degli artisti attivi a Roma dopo il Sacco, la circolazione delle stampe, insieme ai più intensi rapporti con Lione, la capitale editoriale transalpina che più risentì nella sua produzione illustrata del nuovo stile bellifontano, dall’altro, stimolarono gli xilografi veneziani ad una continua riflessione che produsse una particolare “maniera” xilografica veneziana ben identificabile in vignette e decori che compaiono nelle edizioni dei maggiori editori attivi in Laguna tra il terzo e il sesto decennio del Cinquecento.

Seguire le vicende di questa incredibile circolazione di forme e di stili in un discorso che impone la sequenza cronologica é operazione alquanto complessa: renderemo dunque conto di questi avvenimenti ordinandoli secondo suddivisioni di comodo, invitando a tener presente che opere, incisioni e libri circolavano tutti contemporaneamente tra le mani e sotto gli occhi di editori e xilografi.