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24/VI/1543
Mattioli, Pietro Andrea

Il Dioscoride dell’eccellente dottor medico M. Andrea Matthioli da Siena; Con li suoi discorsi da esso la terza volta illustrati Et copiosamente ampliati. Co’l Sesto libro de gli Antidoti contra à tutti i veleni da lui tradotto, & con dottissimi discorsi per tutto commentato. Aggiuntevi due amplissime Tavole, nell’una delle quali con somma facilità si puo’ ritrouare cio, che in tutto’l volume si contiene; nell’altra poi tutti i Semplici medicamenti, per qual si voglia morbo adunati insieme. Sonovi anchora aggiunte tre Tavole poste in figura, lequali dichiarano tutti i pesi et le misure delle cose, di cui fa memoria Dioscoride; accomodate à i pesi & à le misure che hoggidi s’usano nelle speciarie. Vi é ancho aggiunta un’altra Tavola in figura, laqual brevemente dichiara ove si prendano i Semplici Medicamenti. Vi sono poi oltre molte altre aggiunte sparse per tutto ’l volume, due bellissimi discorsi aggiunti sopra i prologhi del Primo & del Quinto libro; ove si tratta in uno, cio che si puo desiderar intorno all’historia delle piante, & nell’altro, quel tutto, che alla generatione, materia, & causa delle cose minerali s’appartiente.

[con proprio frontespizio]: Il sesto libro di Pedacio Dioscoride Anazarbeo, in cui si tratta de i rimedi De i veleni mortiferi, tanto preservativi, quanto curativi; Tradotto, & commentato in lingua volgare Italiana da M. Pietro Andrea Matthiolo Sanese medico

In Vinegia : appresso Vincenzo Valgrisi alla bottega di Erasmo, 1550

C. a8v: Privilegio del illustrissimo senato veneto, 14 giugno 1543: “Petrus Lando: Dei gratia: Dux Venetiarum: etc. Universis, & singulis Magistratibus, & Iusdicentibus in hac urbe nostra Venetiarum, nec non rectoribus quarumcunque terrarum, & locorum nostrorum tam à parte terrae, que maris, praesentibus, & futuris, fidelibus dilectis salutem, & dilectionis affectum: Vi significamo qualmente hoggi con il Senato nostro, habbiamo concessa licentia à Domino Pietro Andrea Matthioli medico, che per anni X prossimi alcuno altro, che lui, o che hara causa, o commissione da lui non possi stampar, ne stampata vendere in questa citta, o in alcuna delle terre & lochi nostri l’opera de Dioscoride da lui tradotta in lingua volgare, & poi commentata, sotto pena de ducati trecento, & di pagar ducato uno per ciascuna opera, che si stampasse, o vendesse contra l’ordine presente, un terzo delle qual pene sia dell’acusador, un terzo dell’arsenal, & l’altro del detto Domino Pietro Andrea, laqual concessione nostra volemo, & commettemo con l’auttorità del detto Senato à tutti, & cadauno di voi, che facciate inviolabilmente osservar, essendo pero tenuto esso supplicante osservar quanto dispose le lezze, & ordeni nostri in materia di stampe, Data in nostra Ducali Palatio. Die xiiii. Iunij Indicti. ij. 1543.