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Piccolomini, Alessandro

La prima della filosofia naturale di M. Alessandro Piccolomini

In Roma : appresso a Vincenzo Valgrisi, 1551 (In Roma : appresso Vincenzo Valgrisi 1551)

Cc. *2r-v: Al molto R. Padre Mestro Agostino d’Arezzo, generale dignissimo, de l’Ordine de i Servi, Giordano Ziletti, di Roma, il primo d’Aprile 1551:

“Eccovi (R. padre gene) venute in luce alcune cose del vostro M. Alessandro Piccolomini, il quale tanto solete commendare, con domandarmi come lo tratti la infirmità, che dà buon tempo in qua lo suol molestare; et s’egli scrive di nuovo qualche cosa, come si desidera universalmente. Io vi rispondeva, che’l tempo che la infirmità gli concede dà respirare, in leggere, et scrivere consuma tutto; in che consiste la sua ricreatione. Hor con questo dono conoscerete vero quello che io vi diceva: pero che io vi mando di suo lo Isctrumento de la Filosofia Naturale, et Morale in lingua Toscana dove quella sua ornata chiarezza riconoscerete, che negli altri suoi Libri mi havete più volte lodata. Non ha già egli a questa volta mandato fuora tutti li Tomi, ancora che sieno (si puo dire) compiti: pero che desiderando lui, come modesto, di seguire il giuditio de i dotti, ha lasciato andare questo saggio: accio che da quel che sentirà dirne (non da la plebe de i Litterati, che di quella tien’egli poca cura) ma da nobiltà de i dotti, possa emendare, et ripulire gli altri Tomi, in modo che poi tutti insieme più securamente possin mostrarsi al Mondo [...]”.