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Cartari, Vincenzo

Le imagini de i dei de gli antichi nelle quali si contengono gl’Idoli, Riti, ceremonie, & altre cose appartenenti alla Religione de gli Antichi, Raccolte dal sig. Vincenzo Cartari con la loro espositione, & con le bellissime & accomodate figure nuovamente stampate.

In Venetia: appresso Vincentio Valgrisi, 1571

In-4; [36], 566 [i.e. 558] p.;

Segn.: a-c4, d6, A-Z4, Aa-Zz4, Aaa-Zzz4, Aaaa4

Cc. a2r-v: All'ill.mo et rev.mo mio sig. e padrone colendissimo il sig. cardinale da Este, di Venetia, alli X di Settembre 1569, Vincenzo Cartari:

Il libro delle Imagini de i Dei de gli antichi, ch'io publicai già sotto il nome uostro Illustrissimo e Reuerendissimo Signor mio, é stato cosi caro, e tanto ben uisto da ognuno, che hauendo indotto chi lo stampò la prima uolta a stamparlo anco una altra, ha mosso me parimente a fargli nuoue carezze. Onde per alcuni pochi mesi , ch'io sono stato in Vinetia a mio piacere, me gli sono messo attorno, e l'ho non solamente accresciuto di molte imagini, ma anchora abbellito di alcuni ornamenti delle cose antiche pertinenti a quelle : ilche spero che cosi l'habbi da rendere piu diletteuole assai da leggere che non era prima, come senza dubbio alcun lo faranno piu bello da uedere le belle, e bene accomodate figure, dellequali l'adorna M. Bolognino Zaltieri, huomo nelle cose della stampa diligente, e fidele quanto altri, e lo rappresento alla S.V. Illustrissima, e Reuerendissima, supplicandola che uoglia cosi benignamente accettarlo questa seconda uolta come l'accettò la prima, accioche sotto la protetttione sua ei resti sicuro di non essere offeso da i maligni, e si ueggia ch'ella non solamente non isdegna, ma forse anco ha caro ch'io spenda il mio tempo in riuerirla, offrendole di que' pochi frutti che'l debole terreno del mio ingegno po produrre, et humilissimamente basciandole la mano le prego N.S. Iddio intera felicità. Di Vinetia alli X. di Settembre MDLXIX, Di V. Illustriss. et Reverendiss. Sig. Devotissimo Servitore, Vincenzo Cartari.

Cc.a3r-v-a4r : A quelli che leggono [Francesco Marcolini]:

“Hanno scritto molti de i Dei de gli antichi, et in diuersi modi : imperoche alcuni della progenie, alcuni della natura, et alcuni altri de i diuersi nomi di quelli scriuendo hanno ragionato : ma chi dello Stato, e delle imagini loro abbia detto, non é stato alcun'altro, che M. Vincenzo Cartari, il quale tutte le ha raccolte insieme nel presente Libro, con le ragioni di ciascheduna, secondo che da degni Autori antichi ne ha potuto far ritratto. La qual cosa oltre che ad ognuno sarà diletteuole da leggere, sarà molto utile anchora à chi si piglia piacere di conoscere le antichità : et per giovare non poco alli Dipintori, et à gli Scultori, dando loro argomento di mille belle inuentioni da potere adornare le loro Statoe, e le dipinte tavole. E forse anchora che i Poeti et i dicitori di prose ne trarranno giovamento. Perche quelli, e questi hanno bisogno spesso di descriuere qualcuno de i Dei degli antichi, e di raccontare tutti i suoi ornamenti. Laqual cosa faranno piu agevolmente assai, ogni uolta che se ne veggano qualche disegno dauanti à gli occhi. Potiamo dunque senza dubbio alcuno dire, che'l Cartari con questo suo Libro à molti habbia giouato, e che le fatiche sue non siano le meno utili, che hoggi si mostrino per le stampe, come ben parue alle persone di sano giudicio fin da prima, che uiddero i Fasti di Ovidio da lui fatti uolgari, et il Flauio poi pur da lui scritto à dichiaratione di essi Fasti, oue tante cose sono raccontate delle Sacre Cerimonie de gli antichi, che quasi tutta la religione di quelli ci é posta dauanti à gliocchi : cosa di non minore piacere da leggere, che sia di utile ad intendere bene i Poeti antichi, e gli altri scrittori. E giouerà molto anchora alla cognitione di molti riuersi delle medaglie antiche. Però non siate uoi ingrati à chi si affatica a uostro utile, come fareste ogni uolta che sprezzate le fatiche sue, o ne diceste male. Cosa che fanno molti oggidì più per certa loro malignità, che perche ueggano cosa, che meriti di essere biasimata. Benche non per questo ui mancano di quelli anco poi, che, risguardando le cose con giusto volere, lodano quello he è da lodare, e di quello che non merita lode ammoniscono piacevolmente. E tali prego uoi tutti, che siate uerso il Cartari. Ch'io vi prometto ch'egli così vi haverà obligo delle giuste ammonitioni, come delle lodi, che gli darete non insoperbirà punto, ma bene piu uolentieri si affaticherà tuttauia a uostro piacere et utile, lasciando a voi la cura di riprendere chi troppo è vago di dire male”.