V. Église Sainte-Marie-Impératrice

S. Maria Imperatrice : Hic est imago beatissime virginis Marie  : que etiam allocuta est beatum Gregorium papam : dicendo. Quare amplius me non salutas. cum semper pretereundo imaginem meam salutaveras. Sanctus Gregorius geniculando oravit : et petivit veniam coram prenominata imagine. Et concessit post hoc omnibus geniculando orantibus tria Pater noster et tot Ave maria bona intentione : et proposito bono totiens quotiens id fecerint xv Annos indulgentiarum.

Cit. : Voir supra Planck 1489 ; Indulgentiae 1509, 1513 ; Voir Miedema, loc. cit.

Qui e una imagine della beata Vergine Maria laquale parlo al beato Gregorio Papa dicendo : perche non mi saluti tu piu conciosia che sempre passando solevi la mia imagine salutare : a che S. Gregorio ingenocchiandosi dimando alla ditta figura perdono et concesse dopo questo a tutti quelli che ingenecchioni vi dicono tre pater noster et tre Ave marie : con buona intentione et proposito tante volte quante il faranno. XV. di de indulgentia.

Cit. : Le cose meravigliose della citta di Roma con le reliquie, e con le indulgentie (…), Venezia 1544 ; Voir Miedema, op. cit., p. 226.

Giovedi XVI di Marzo MDCLVI A Monsr (...) Farnese per Nostro Signre. Quella piccola chiesa di S. Maria Imperetrice, si venera una Imagine della Vergine, grande assai col Christo in braccio , nella quale in lettere minuscole formatelle si leggono scritte in carta-pecore le parole seguenti. Questa è l’Imagine della gloriosa Vergine Maria, detta S. Maria Imperatrice, quale parlo a San Gregorio Papa. In questa chiesa sonno anni quindecimi li d’indulgensa concessa da S. Gregorio Papa oltre li sedeci anni per ogni volta che in essa chiesa se intrarà, e se dirà tre Pater-nostri, e tre Ave-Marie (…). Questa tabella contiene due cose non ordinarie : che l’imagine parlasse a S. Gregorio ; e, ch’esso comedesse a questo luogo, per un beatissimo spatio d’orna un’indulgenza molto grande, e l’uno l’altro di questi punti ha bisogno d’esser ponderato.

Intorno al primo punto dell’Imagine, che parlasse a S. Gregorio (...) ha molto difficolta. Percio che (?) Giovanni Diacono, il quale verso l’anno DCCCLXX d’ordine de Giovanni VIII Scrssme diffusamente la vita di questo Santo Pontifice, non fa mentione alcuna di tal’Imagine e pur[e] egli non fascia particolara di momento, che non raconti ; e si dichiera ( ?...) compliata quella vita non solo dagli scritti. (…) Inoltre, nel Concilio Niceno II si fa mentione d’alcune Imagini Sacre di Roma : e da Pietro Cardinala e da Pietro Abbate di S. Saba, legati apostolici in quel Concilio si portano alcune pitture dell’uno e l’altro testamento, fatte faro da Constantion Magno nelle pareti di S. Giovanni in Laterano, le quali comircianamo della scacciata d’Adamo dal paradiso terestre, e finiccono nell’stade menum eris in paradiso, e di più da Adriano I in una lunga scrittura mandata da lui a Carlo Magno si fa mentione di molte’Imagini, della Basilica Lateranense, della Vaticana, dell’Ostiense, di quella di Liberio, della chiesa fatta da S. Damaso, e d’altre chiese : a di questa Imagine non ne parla : e pure apportando egli le altre, per molte ( ?) approbatione antica del culto delle Sacre Imagini migliore smorta ( ?) gli haveaebbi fatta questa sola, che tutte le altre, perche nessina di quelle, chi egli riferice, havena fatto operationi sopranaturali, come haveta fatta questa, la quale si suppone, che secondo organo alla Vergine nostra Signora parlasse a quel Santo Pontefico.

(...) Santa Maria Imperatrice qui a una Imagine dela beata Vergine Maria : laquale parlo a libro Gregorio Papa, dicendo : Perche non mi saluti ne più ? Conciosia che sempre passado soleni la mia Imagine Salutare ? A che Santo Gregorio ingenochiadati dimondo alla detta Figura perdono ; et comesse doppo questo a tutti quelli che ingenochioni ci dicano tre Pater Noster, et tre Ave-Maria con bona intenzione et proposito, tante volte, quarto il faranno hanno quindici di indulgentia. (...) Nel altro stampato l’anno MDL osi si legge : Ad S. Mariam Imperatricem.

(…) Hic est Imago beatissimae Virginis Mariae, quae’allocata est beatum Papam dicendo : Quare amplius non me salutas, cùm semper praeterando Imaginem meam salutaneras ? San Gregorius geniculando oravit, et petivit variam horam praenominata Imagine. Et comessit pose ter omnibus geniculando orantibus, cùm tre Pater-Noster, et tre Ava-Maria, bona intenzione, et mente bona, tuties quoties id fecerint, quindecim annos indulgentianum. (...) questa tradizione, gioche cosi vogliam chiamarla, non per vocate il tempo del temesso per vocate che si nassa, essendo stata publicata novecento e più anni sono dopo S. Gregorio ; nè trovare (?) la tabella, et i due libretti notati di sopra, si trena serittore alcuno, che ne facia mentione. Oltre che l’Imagine sopradetta non monstra dugento anni d’antichità. Anzi, chi dicesse ch’ella fusse fatta da quel pittore di cui si vede un quadro drande in tavola nella chiesa di S. Giocanni in Menatello, nelle prima capella a mano destra, entrando, fatto a tempo d’Innocenti VIII s’apperrebbe forse al nero (...). Conosco che qui si tratta di pietà. Ma la nostra religione non ha bisogno di cose, o dubbie, (...) per essere autenticata (...).

Cit. : Sac. Visit. Apost. Maria Imperatrice, (...) 1656, Miscellanea Arm. VII, n° 62, f. 373 (ASV).