Résumés |
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L'étude que nous avons proposée pour ce Doctorat de Recherche en co-tutelle s'est penchée sur l'analyse des pratiques sigillaires et de modalités d'authentification des documents provenant d'un site du moyen Euphrate syrien : Emar.Le choix de concentrer l'étude sur l'analyse des pratiques sigillaires trouve une explication dans le fait que, après une phase où les spécialistes ont consacré leurs efforts au classement du matériel épigraphique et glyptique dégagé au cours des fouilles, il est important de s'interroger sur les modalités d'utilisation des sceaux, sur leur diffusion et sur leur importance dans la société comme instruments de type administratif. En parallèle avec cette analyse, et sur la bse des données obtenues à travers l'étude des textes, nous avons travaillé sur l'existence de rapports entre les fonctionnaires hittites, ou karmkemišites, actifs à Emar et les individus d'origine locale. L'analyse de la documentation provenant du site d'Emar est donc d'un intérêt particulier pour comprendre la nature des relations entre les emariotes et l'administration hittite et pour comprendre comment les traditions locales se sont mêlées aux nouveautés apportées, à tous les niveaux, par les étrangers. |
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The study that we proposed for this PhD thesis in Co-supervision is learning on the analysis the sealing practices and the methods of validation of the documents coming from Emar. The choice to concentrate the study on the analysis of the sealing practises finds an explanation in the fact that, after a phase where the specialists devoted their efforts to the classification of the material epigraphic and glyptic released during excavations, it is important to analyse the methods of use of the seals, their diffusion and their importance in the society. In parallel with this analysis, and on bthe basis of the data obtained through the study of the texts, we worked on the existence of relationship between Hittite officials, or karmkemišites, actives in Emar and the individuals of local origin. Indeed, the documents of Emar do not reflect only the history and the structure of the society of the city itself, but also its relationship with the Hittite Empire. The analysis of documentation coming from the Emar is thus of a particular interest to understand the nature of the relations between the emariotes and the Hittite administration and to understand the weight of the innovations brought, on all the levels, by the foreigners. |
it |
Il tema di ricerca da me proposto per questo Dottorato di Ricerca in co-tutela, e sviluppato nel corso del triennio appena concluso, era (è) l’analisi delle procedure di sigillatura ed autenticazione dei documenti di compravendita provenienti da Meskene/Emar (Siria).La scelta di concentrare lo studio sull’analisi delle pratiche di sigillatura trova una spiegazione e una giustificazione nel fatto che, dopo una necessaria fase in cui gli specialisti hanno consacrato i loro sforzi alla classificazione e alla catalogazione del materiale emerso nel corso degli scavi archeologici, è necessario oggi interrogarsi sulle modalità di utilizzazione dei sigilli, sulla loro diffusione e sulla loro importanza nella società come strumenti amministrativi. La loro iconografia, la loro forma, i dati forniti dalle iscrizioni, il “punto” in cui venivano impressi sull'argilla di una tavoletta hanno molto da dirci sulle tradizioni scribali – e culturali – da cui prendono origine e di cui sono il frutto. In parallelo con quest’indagine, e sulla base dei dati ottenuti relativamente ai personaggi menzionati nei testi, è stato anche possibile studiare i rapporti esistenti tra funzionari ittiti o karkemišiti attivi a Emar e personaggi di origine locale, e confrontare l'incidenza, nei testi, della presenza degli uni rispetto a quella degli altri.I documenti emariti non riflettono, infatti, semplicemente i lineamenti della società e della storia del sito stesso, ma anche i suoi rapporti con l'impero ittita, dalla cui amministrazione Emar dipende a partire dalla seconda metà del XIV sec. a.C.L’analisi della documentazione proveniente da questo sito è dunque particolarmente interessante per comprendere la natura delle relazioni intercorrenti tra gli emariti e l'amministrazione ittita e l'entità dell'iterazione tra le tradizioni locali e le novità apportate, a tutti i livelli, dagli stranieri. Il lavoro è strutturato in tre parti più una introduttiva e si sviluppa con un andamento che va dal generale al particolare, dalla presentazione del materiale (i documenti di compravendita), alla definizione del campo di analisi (i sigilli e i loro proprietari), all’indagine specifica sull’identità dei sigillanti e dei testimoni attestati nei documenti di compravendita.Introduzione.Prevede una breve presentazione della scoperta di Emar e degli scavi archeologici di cui è stato oggetto il sito, una breve premessa storica tesa a collocare la città nel quadro della Siria ittita di XIII sec. a.C. e una bibliografia ragionata relativa alle edizioni dei testi presi in considerazione nel corso del lavoro.Parte ILe Fonti: i documenti di compravenditaQuesta prima parte introduce il materiale oggetto dello studio: i documenti di compravendita.La prima grande divisione operata nell’affrontare il materiale, e adottata nel corso di tutto il lavoro, è quella tra i testi appartenenti alla tradizione siriana e quelli appartenenti alla tradizione siro-ittita. I documenti sono poi stati ulteriormente divisi in due grandi categorie: da un lato i documenti di compravendita di beni immobili (sostanzialmente case e terreni), dall’altro quelli di beni mobili (esclusivamente schiavi). In ordine sono stati presentati i beni venduti, i protagonisti dei negozi registrati dai documenti (dai sovrani emariti, al dio Ninurta e gli Anziani della città, fino ai privati cittadini), e le formule ricorrenti nella struttura dei testi.A conclusione di questa prima parte è stato poi presentato il problema relativo alla cronologia emarita e un tentativo di datazione dei documenti di compravendita.Parte II I proprietari di sigillo.In questa seconda parte il campo d’indagine è stato ristretto e si è entrati nel vivo dell’analisi.Si è premesso allo studio che ne sarebbero entrate a far parte solo quelle tavolette per le quali fossero disponibili (pubblicati) tutti i dati relativi alle sigillature.Si sono quindi analizzati, sulla base della distinzione tra tavolette di tradizione siriana e tavolette di tradizione siro-ittita, i sigilli che compaiono sui documenti di compravendita in rapporto con i loro proprietari, quando noti.Per quanto riguarda le tavolette di tradizione siriana, si è quindi indagato il rapporto esistente tra il sigillo tradizionalmente attribuito al dio cittadino Ninurta e il sigillo dinastico dei re di Emar, e si sono proposte alcune ipotesi circa l’esistenza di un sigillo collettivo del collegio degli Anziani della Città e del sigillo dell’istituzione cittadina definita i “Fratelli”.Per quanto riguarda le tavolette di tradizione siro-ittita, sono stati analizzati i sigilli dei sovrani di Karkemiš e dei funzionari imperiali. Sono poi state prese in considerazione le singole attestazioni dei vari esemplari di sigillo, presenti sui documenti di compravendita e non, allo scopo di riuscire a comprendere il ruolo che i funzionari ittiti/karkemišiti ricoprivano nella città. Si è cercato, cioè, di capire se essi fossero amministratori imperiali incaricati del buon funzionamento di un insediamento ittita sul medio Eufrate (importante da un punto di vista strategico perché sul confine con la nemica Assiria), ma sostanzialmente estranei alla vita cittadina e al mercato immobiliare; oppure se essi fossero attivi a vari livelli nella vita del sito come proprietari di beni mobili e immobili, con una presenza profonda e radicata nella società emarita.Una sezione a parte è stata poi dedicata ai sigilli dei privati cittadini di Emar. Su questa categoria di persone purtroppo è stato possibile dire ben poco.Alla fine di questa Parte II è stata inserita una serie di tavole contenenti tabelle di dati, una per ogni singolo testo analizzato, che forniscono informazioni circa: il/i bene/beni oggetto della vendita, i nomi dei contraenti, i nomi di eventuali altri individui menzionati nel documento (proprietari di beni confinanti con quello oggetto della vendita), i nomi dei testimoni, lo scriba, le formule di datazione e, quando presenti, le didascalie delle impronte. Queste tabelle sono in funzione dello studio effettuato nella Parte III.Parte III.Sigillatura e autenticazione dei documenti di compravendita. Sigilli e testimoni.In questa terza e ultima parte, il lavoro di ricerca è stato ancor più circoscritto e focalizzato su uno specifico problema, la sigillatura e l’autenticazione dei documenti di compravendita.Rispettando la divisione già in precedenza adottata tra tavolette di tradizione siriana e tavolette di tradizione siro-ittita, i documenti sono stati infatti analizzati allo scopo di stabilire chi di norma era incaricato della sigillatura degli stessi, se i contraenti, i testimoni o altri individui menzionati nei testi. Per le tavolette di scuola siriana sono stati messi a confronto i nomi dei testimoni e le impronte di sigillo (quasi tutte anepigrafi), allo scopo di evidenziare il ricorrere di determinati personaggi, di capire il loro ruolo all’interno delle liste di testimoni, ed eventualmente, di stabilire un’attribuzione certa per alcune impronte.Per le tavolette di scuola siro-ittita sono stati invece messi a confronto i nomi dei testimoni, i nomi dei sigillanti contenuti nelle didascalie (assenti nelle tavolette siriane) e quelli contenuti nelle legende dei sigilli, allo scopo non solo di stabilire il ricorrere di alcuni personaggi nel ruolo di testimone, fino a sospettare l’esistenza di testimoni di professione, ma anche di evidenziare la presenza di casi di prestiti di sigillo o di personaggi titolari di più esemplari di sigillo.Concludono il lavoro le Tavole Finali in cui sono stati raccolti, in brevi tabelle, i dati relativi alla sigillatura di tutti i documenti sigillati provenienti dagli scavi regolari di Emar, non solo quindi i documenti di compravendita. |
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